Si è tenuta ieri, 6 dicembre, la conferenza stampa convocata al fine di condividere con la società civile la posizione della Camera Penale Trevigiana sulla "nuova" prescrizione,
In forza della modifica dell'istituto della prescrizione che entrerà in vigore dal 1 gennaio 2020 l'imputato potrà rimere nelle mani del processo penale per un tempo indefinito, che non ha limiti temporali.
La Conferenza stampa interviene al termine della settimana di astensione dalle udienze e della maratona oratoria organizzata dall'Unione delle Camere Penali. Iniziative, queste, che hanno visto una massiva partecipazione degli avvocati, e che ha dato dimostrazione di come il problema sia delicato.
"E' una pessima riforma, che ascolta la pancia e non inciderà sul nodo giustizia" ha commentato l'Avvocato Federico Vianelli, Presidente della Camera Penale Trevigiana. In effetti la prescrizione è il solo istituto, ad oggi, che sprona gli uffici giudiziari a procedere celermente, e la sua neutralizzazione porterà presumibilmente all'effetto diametralmente opposto rispetto all'auspicata diminuzione dei tempi della giustizia penale, a tutte spese del diritto del cittadino, costituzionalmente garantito, ad un processo giusto e in tempi certi.
Una riforma scellerata insomma, che introdurrà nel nostro ordinamento l'abominio giuridico dell'"imputato a vita", condizione incompatibile non solo con la nostra Carta Costituzionale, ma anche con la normativa di fonte sovranazionale in materia di diritti dell'uomo.
In forza della modifica dell'istituto della prescrizione che entrerà in vigore dal 1 gennaio 2020 l'imputato potrà rimere nelle mani del processo penale per un tempo indefinito, che non ha limiti temporali.
La Conferenza stampa interviene al termine della settimana di astensione dalle udienze e della maratona oratoria organizzata dall'Unione delle Camere Penali. Iniziative, queste, che hanno visto una massiva partecipazione degli avvocati, e che ha dato dimostrazione di come il problema sia delicato.
"E' una pessima riforma, che ascolta la pancia e non inciderà sul nodo giustizia" ha commentato l'Avvocato Federico Vianelli, Presidente della Camera Penale Trevigiana. In effetti la prescrizione è il solo istituto, ad oggi, che sprona gli uffici giudiziari a procedere celermente, e la sua neutralizzazione porterà presumibilmente all'effetto diametralmente opposto rispetto all'auspicata diminuzione dei tempi della giustizia penale, a tutte spese del diritto del cittadino, costituzionalmente garantito, ad un processo giusto e in tempi certi.
Una riforma scellerata insomma, che introdurrà nel nostro ordinamento l'abominio giuridico dell'"imputato a vita", condizione incompatibile non solo con la nostra Carta Costituzionale, ma anche con la normativa di fonte sovranazionale in materia di diritti dell'uomo.
Photo Credit Trevisotoday.it