Verità sulla riforma della prescrizione. Questo è quanto reclama l'Unione della Camere Penali Italiane dinnanzi all'indifferenza della politica e del nuovo governo all'appello, già formulato in occasione del Congresso di Taormina, di mettere mano alla riforma della prescrizione che entrerà in vigore a settimane
"Le forze che compongono la maggioranza di Governo sono rimaste estranee alla nostra interlocuzione, non ritenendo di dover rispondere con posizioni precise agli appelli per l’abrogazione di una norma di sicura ispirazione autoritaria. Il Ministro della Giustizia ha inteso ribadire che il tema della prescrizione non è tra le priorità del Governo e della sua azione, nonostante che egli, pure al tempo sostenuto da una diversa maggioranza politica, avesse rappresentato quantomeno la necessità di accompagnare l’operatività della nuova disciplina della prescrizione con una riforma del processo penale finalizzata a ridurne i tempi morti e ad individuare meccanismi per limitare il numero dei dibattimenti" è ciò che si legge sul sito dell'UCPI, ove si prosegue con la dichiarazione del tenore "L’assenza di un qualsiasi segnale da parte delle forze politiche, che fino ad oggi hanno inteso ignorare la richiesta di bloccare la nuova norma sulla prescrizione, nell’ormai imminente approssimarsi della data del 1 gennaio 2020, impone all’Avvocatura penale di continuare nella protesta e nella denuncia presso l’opinione pubblica per chiarire la reale portata della riforma che, per come concepita, renderà il processo penale senza fine".
Anche la Camera penale trevigiana aderisce senza indugio all'iniziativa, e con nota del 7.11 la Segreteria ha invitato coloro i quali volessero partecipare alla maratona oratoria organizzata dal 2 all'8 dicembre prossimi a farlo sapere agli organi della nostra camera territoriale.
L'astensione dall'attività penale è proclamata quindi dal 2 al 6 dicembre, con la consueta raccomandazione di attenersi al codice di autoregolamentazione.
Pubblichiamo qui la delibera UCPI e qui il codice di autoregolamentazione.
"Le forze che compongono la maggioranza di Governo sono rimaste estranee alla nostra interlocuzione, non ritenendo di dover rispondere con posizioni precise agli appelli per l’abrogazione di una norma di sicura ispirazione autoritaria. Il Ministro della Giustizia ha inteso ribadire che il tema della prescrizione non è tra le priorità del Governo e della sua azione, nonostante che egli, pure al tempo sostenuto da una diversa maggioranza politica, avesse rappresentato quantomeno la necessità di accompagnare l’operatività della nuova disciplina della prescrizione con una riforma del processo penale finalizzata a ridurne i tempi morti e ad individuare meccanismi per limitare il numero dei dibattimenti" è ciò che si legge sul sito dell'UCPI, ove si prosegue con la dichiarazione del tenore "L’assenza di un qualsiasi segnale da parte delle forze politiche, che fino ad oggi hanno inteso ignorare la richiesta di bloccare la nuova norma sulla prescrizione, nell’ormai imminente approssimarsi della data del 1 gennaio 2020, impone all’Avvocatura penale di continuare nella protesta e nella denuncia presso l’opinione pubblica per chiarire la reale portata della riforma che, per come concepita, renderà il processo penale senza fine".
Anche la Camera penale trevigiana aderisce senza indugio all'iniziativa, e con nota del 7.11 la Segreteria ha invitato coloro i quali volessero partecipare alla maratona oratoria organizzata dal 2 all'8 dicembre prossimi a farlo sapere agli organi della nostra camera territoriale.
L'astensione dall'attività penale è proclamata quindi dal 2 al 6 dicembre, con la consueta raccomandazione di attenersi al codice di autoregolamentazione.
Pubblichiamo qui la delibera UCPI e qui il codice di autoregolamentazione.