Mentre prosegue incessante l'attività della Giunta UCPI, convocata in riunione permanente dall'inizio dell'emergenza sanitaria in corso, sale la preoccupazione sul tema della smaterializzazione del processo penale, e sulle implicazioni che la questione provoca su più fronti, non ultimo quello della protezione dei dati personali.
Con una lettera inviata ieri, 14 aprile, al Garante per la protezione dei dati personali, l'UCPI sottolinea che "ad oggi non è dato comprendere se l’utilizzo di tali piattaforme (Skype for business e Microsoft Teams) consenta di rispettare le garanzie minime di sicurezza, riservatezza e protezione dei dati personali richieste dalla normativa nazionale e sovranazionale. Tale dettaglio pare infatti essere passato in secondo piano nelle valutazioni del Ministero. Sono infatti 21 le specifiche domande poste al Garante dall'UCPI, alle quali attendiamo fiduciosi esaustiva risposta.
L'Unione, inoltre, ben lungi dall'essere fonte di sterile critica ma, piuttosto, sempre impegnata in proposte e ipotesi di soluzione dei problemi presentatisi, ha quest'oggi pubblicato quattro documenti dal contenuto propositivo con cui affronta il tema dell'uso della tecnologia e dell'udienza penale ai tempi del CoronaVirus.
Come si vede dal costante aggiornamento del sito dell'Unione, l'incessante attività della Giunta e il suo continuo confronto con le Camere territoriali porta alla luce un considerevole numero di problematiche sulle quali la collaborazione fra le parti interessate non può che portare a un miglioramento del risultato finale.
Con una lettera inviata ieri, 14 aprile, al Garante per la protezione dei dati personali, l'UCPI sottolinea che "ad oggi non è dato comprendere se l’utilizzo di tali piattaforme (Skype for business e Microsoft Teams) consenta di rispettare le garanzie minime di sicurezza, riservatezza e protezione dei dati personali richieste dalla normativa nazionale e sovranazionale. Tale dettaglio pare infatti essere passato in secondo piano nelle valutazioni del Ministero. Sono infatti 21 le specifiche domande poste al Garante dall'UCPI, alle quali attendiamo fiduciosi esaustiva risposta.
L'Unione, inoltre, ben lungi dall'essere fonte di sterile critica ma, piuttosto, sempre impegnata in proposte e ipotesi di soluzione dei problemi presentatisi, ha quest'oggi pubblicato quattro documenti dal contenuto propositivo con cui affronta il tema dell'uso della tecnologia e dell'udienza penale ai tempi del CoronaVirus.
Come si vede dal costante aggiornamento del sito dell'Unione, l'incessante attività della Giunta e il suo continuo confronto con le Camere territoriali porta alla luce un considerevole numero di problematiche sulle quali la collaborazione fra le parti interessate non può che portare a un miglioramento del risultato finale.